Biografia:
(Tratto da Wikipedia)
Infanzia e adolescenza, Richard Starkey nacque
nell'ambiente degradato di Dingle, zona operaia di Liverpool. Aveva
tre anni quando i suoi genitori si separarono, e così la madre Elsie
si spostò insieme al figlioletto dall'abitazione di Madryn Street –
dove Richard era nato – a una casa più piccola e modesta con due
sole stanze da letto situata nella non lontana Admiral Grove.
Da piccolo, Ritchie fu perseguitato dalle malattie che danneggiarono
la sua formazione scolastica. A sei anni fu operato di appendicite
acuta, rimanendo per due mesi in stato di coma, dal quale riemerse
dopo altri interventi che lo costrinsero a stare in ospedale per
diversi mesi. A tredici anni, in seguito a complicazioni polmonari,
il ragazzo fu ricoverato all'Heswall Children's Hospital nel Wirral
in cui restò fino al 1955. Harry Graves, l'uomo che nel 1953
aveva sposato Elsie, contribuì a stimolare l'interesse del futuro
Beatle per la musica comprandogli una batteria, strumento che il
ragazzo imparò a padroneggiare proprio durante la permanenza nel
sanatorio in cui era ricoverato.
Periodo amburghese e entrata nei Beatles (1960 - 1962)
Dopo aver svolto alcuni lavori saltuari, nel 1960 divenne
batterista professionista e – dopo aver adottato lo pseudonimo di
“Ringo” per via dell'abitudine di portare numerosi anelli (rings in
inglese) – iniziò a suonare con il gruppo di Liverpool Rory Storm &
The Hurricanes. Quello stesso anno, durante una tournée ad Amburgo,
incontrò i Beatles che fornivano supporto alle esibizioni del
cantante inglese Tony Sheridan. Nel 1962, prima del provino dei
Beatles alla EMI-Parlophone, sostituì Pete Best all'interno della
formazione.
L'esordio da solista (1970).
Sul fronte discografico, Ringo
ha esordito come solista poco prima della separazione dei Beatles
con l'album Sentimental Journey (1970), una collezione di
rifacimenti di vecchi brani portati al successo tra gli anni trenta
e gli anni cinquanta da vari artisti (fra cui Doris Day, Fred
Astaire e Louis Armstrong).
L'album fu accolto tiepidamente dai "fans" e fu sonoramente
stroncato dai critici che lo definirono inutile, caramelloso,
noioso; Ringo si giustificò pubblicamente dichiarando:
« L'ho fatto per mia madre. »
A breve distanza seguì Beaucoups of Blues (1970), un album
notevolmente migliore del primo in tipico stile country and western,
che confermava la sua predilezione per uno stile sostenuto e
promosso già in alcune sue interpretazioni con i Beatles. Fu
registrato a Nashville con i migliori turnisti locali disponibili e
ricevette più consensi del precedente ed ebbe un buon riscontro di
vendite.
Nello stesso periodo Starr, pur mentre il gruppo di Liverpool si
avviava allo scioglimento, apparve in molti dischi di suoi colleghi
(ad esempio in alcuni di John Lennon e George Harrison).
La scalata al successo e alle classifiche di vendita iniziò però
solo con i singoli It Don't Come Easy (1971), presentata anche al
Concerto per il Bangladesh organizzato da George Harrison (da cui fu
tratto l'album discografico triplo Concert for Bangla Desh)
nell'agosto dello stesso anno e con Back Off Boogaloo (1972),
entrambe sue composizioni.
L'attività cinematografica lo ha visto apparire nel film western
Blindman (1971) ed impersonare Frank Zappa in 200 Motels (1971).
Ha poi interpretato That'll Be the Day con David Essex (1973); ha
diretto anche il lungometraggio Born to Boogie (1973), film
biografico sulla vita di Marc Bolan.
Successi
individuali (1973 - 1974)
Alla fine del 1973 Starr arriva in testa alla classifica americana
con l'album Ringo, forte di due primi posti a 45 giri con Photograph
e You're Sixteen e di un buon piazzamento nei Top 10 con Oh My My.
L'album rappresenta il suo successo più importante sotto il profilo
sia artistico sia commerciale. È stato registrato con la
partecipazione, tra gli altri, di John Lennon, Paul McCartney e
George Harrison che hanno composto rispettivamente le canzoni I'm
the Greatest (nella quale suonarono tutti i Beatles tranne Paul),
Six O' Clock e Sunshine Life for Me. Il prodotto finale piace ai
fans e viene lodato dai critici che ne apprezzano la freschezza
creativa, le sonorità pop e le canzoncine kitsch.
Sequenza di The Last Waltz.
Il viso di Ringo è seminascosto da una
delle bacchette. Il momento favorevole continua con l'album Goodnight
Vienna (1974), che frutta a Starr due altri successi importanti:
l'interpretazione di Only You (il "sempreverde" dei Platters) e No
No Song. Goodnight Vienna venderà moltissimo anche se non conferma
la qualità musicale del precedente. Dal grigiore artistico
dell'album emerge la canzone omonima composta da John Lennon,
Snookeroo scritta dalla coppia Elton John e Bernie Taupin, No No
Song di Hoyt Axton.
Sul fronte cinematografico, invece, Starr ha proseguito la sua
attività interpretando Son of Dracula (1974) con Harry Nilsson ed
apparendo in un cameo in Lisztomania (1975), ancora al fianco di
David Essex.
Nel 1975 inaugura una propria etichetta discografica Ring-O-Records,
per poi passare però alla statunitense Atlantic Records. Nel 1976 è
tra gli ospiti del The Last Waltz (L'ultimo valzer), concerto
d'addio del gruppo storico di Bob Dylan, The Band. Dall'evento venne
poi ricavato due anni dopo un film con il medesimo titolo, frutto
della registrazione integrale del concerto.
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